John Acton

Sir John Francis Edward Acton VI Baronetto (Besançon, 3 giugno 1736 – Palermo, 12 agosto 1811) è stato un politico di origine britannica, fu ministro del Regno di Napoli durante il regno di Ferdinando IV. Noto in Italia anche come Giovanni Acton o John Acton.

Figlio di Edward Acton, un medico di Besançon, nel 1791 ereditò il titolo ed il patrimonio di suo cugino di terzo grado Sir Richard Acton V Baronetto di Aldenham Hall Shropshire.

Entrò nella marina Francese, dopo poco tempo passò a quella del Granducato di Toscana e nel 1775 comandò una fregata nella spedizione congiunta spagnola e toscana contro Algeri, distinguendosi per coraggio e risorse.

Nel 1778 la regina Maria Carolina di Napoli chiese a suo fratello il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di permettere ad Acton di recarsi a Napoli per riorganizzare la marina militare.

Dimostrò grande abilità in questo compito ed entrò subito nelle grazie della regina, con la quale probabilmente ebbe anche una relazione intima. La regina Maria Carolina trovò in Acton un valido aiuto nella realizzazione del suo disegno di avvicinamento all'Austria (sua patria natale) e poi all'Inghilterra, nemica acerrima dell'odiata Francia rivoluzionaria.

In pochissimo tempo divenne Ministro della Marina e della Guerra, nonostante le preoccupazioni della Spagna (il cui re Carlo III aveva preceduto il figlio Ferdinando I sul trono di Napoli) per l'amicizia tra Acton e l'ambasciatore britannico, Sir William Hamilton e la moglie di quest'ultimo Emma Hamilton, confidente della stessa regina.

Dopo la rivoluzione Francese, in accordo con la nuova politica di conservatorismo e repressione dei regnanti, che lo nominarono Prima Ministro, divenne un accanito persecutore delle nuove idee giacobine.

Nel dicembre del 1798, dopo la sconfitta dell'esercito napoletano che aveva invaso la Repubblica Romana, fuggì in Sicilia insieme al re ed alla regina, sul Vanguard di Horatio Nelson.

Pochi mesi più tardi, al suo ritorno, partecipò attivamente alla sanguinosa repressione che seguì la rovina dell'effimera Repubblica Partenopea.

Nel febbraio del 1806 i francesi tornarono a Napoli e lo costrinsero nuovamente a fuggire, con la famiglia reale, a Palermo, dove morì.

 

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Tratto da: John Acton. Wikipedia, L'enciclopedia libera.