Luciano De Crescenzo

Luciano De Crescenzo (Napoli, 18 agosto 1928) è uno scrittore, regista, attore e conduttore televisivo italiano. Prima di dedicarsi alla narrativa e allo spettacolo ha svolto la professione di ingegnere.

Nasce nel quartiere Chiaia, nella zona di Santa Lucia. Nella sua autobiografia ha raccontato che i genitori si sposarono piuttosto tardi essendosi conosciuti attraverso "presentazione fotografica". Giovane, lavorò nell'azienda di guanti gestita dal padre (la leggenda vuole che un suo dipendente sia stato autore della canzone "Oi Marì") e durante la Seconda guerra mondiale si spostò a Cassino. Sposatosi nel 1961 è separato e ha una figlia.

Dopo la laurea in Ingegneria presso la Federico II (presso cui fu allievo del grande Renato Caccioppoli) con il massimo dei voti, capì nel 1976 la sua vera vocazione, quella di "scrittore divulgatore". Infatti, dopo un periodo di circa venti anni all'IBM in cui era stato tra l'altro promosso dirigente, decise di lasciare il suo lavoro e dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, favorito anche dall'interessamento di Maurizio Costanzo, padrino della sua prima opera Così parlò Bellavista. Grazie anche alla partecipazione al talk show Bontà loro condotto da Costanzo e ad altre manifestazioni pubbliche, fra il 1976 e il 1977 il suo libro vendette più di 600.000 copie e fu tradotto anche in Giappone, diventando un vero e proprio caso letterario.

Tra il 1977 e il 2000, Luciano De Crescenzo diventò un autore di successo internazionale, pubblicando ventiquattro libri, vendendo 18 milioni copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi.

Segue una lunghissima serie di romanzi (Oi dialogoi del 1985, Sembra ieri del 1997, La distrazione del 2000), cui si aggiungono opere di saggistica (Storia della filosofia greca - I Presocratici del 1983, Storia della filosofia greca - Da Socrate in poi del 1986, Storia della filosofia medievale del 2002, Storia della filosofia moderna - da Niccolò Cusano a Galileo Galilei del 2003, Storia della filosofia moderna - da Cartesio a Kant del 2004). Il suo ultimo libro è Il pressappoco del 2007.

Luciano De Crescenzo ha sempre affiancato alla sua attività di scrittore quella di divulgatore, capace di introdurre anche il lettore più inesperto ai problemi sollevati dalla filosofia antica, ed infatti nel corso degli anni ottanta e novanta ha condotto sulle reti RAI una trasmissione televisiva (Zeus) sui miti e sulle leggende degli antichi greci, pubblicata da Mondadori e ritrasmessa anche da Mediaset. Oggi, a causa di una particolare malattia neurologica, la prosopoagnosia, sostiene di non essere capace di riconoscere i volti delle persone conosciute.

Personaggio poliedrico, De Crescenzo ha lavorato come autore in televisione ed in varie vesti nel mondo del cinema. Sul grande schermo esordì come attore ne Il Pap'occhio (1980), al fianco dell'amico Roberto Benigni e diretto da Renzo Arbore. Nel 1982 fu interprete di Quasi quasi mi sposo mentre nel 1984 fu protagonista e sceneggiatore di F.F.S.S. cioè che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene, ancora per la regia di Arbore.

Nello stesso anno avvenne il suo esordio dietro la macchina da presa con Così parlò Bellavista, tratto dal suo best seller. Il successo della pellicola, che ebbe dei buoni risultati al botteghino ed una discreta critica, lo convinse a dirigere l'anno seguente Il mistero di Bellavista (prendendo spunto ancora da un suo libro) e la commedia a episodi 32 dicembre nel 1988, sulla relatività del tempo.

 

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Tratto da: Luciano De Crescenzo. Wikipedia, L'enciclopedia libera.