Daisaku Ikeda

Daisaku Ikeda (池田 大作 in giapponese) è l'attuale presidente della Soka Gakkai.

Ikeda nacque a Tokyo il 2 gennaio 1928, da genitori poveri. Come molti in quel tempo conobbe la brutalità della seconda guerra mondiale e ne divenne un tenace oppositore quando vi perse il fratello. Conobbe poi Josei Toda, attivo pacifista, già incarcerato dal regime militare giapponese e allora presidente della Soka Gakkai. Attraverso di lui conobbe il buddismo di Nichiren Daishonin. Considerò da subito Josei Toda suo mentore e abbandonò gli studi sotto la scuola statale con il desiderio di aiutare il suo maestro,(che da parte sua ricambiò insegnando la mattina presto al giovane Daisaku tutti gli studi da lui affrontati in giovane età) per seguire i suoi passi tra la ricostruzione dell'associazione religiosa, distrutta dalla repressione della dittatura, e l'impresa di una casa editrice. Superati momenti di grande incertezza economica e ricostituita l'associazione, Daisaku Ikeda successe alla presidenza della Soka Gakkai, con il preciso compito, solennemente affidatogli dal suo maestro, di far conoscere il buddismo di Nichiren Daishonin in tutto il mondo.

Daisaku Ikeda è una figura intellettuale particolarmente prolifica, nota anche al di fuori dell'associazione religiosa di cui è presidente, in particolare per le sue proposte di dialoghi filosofici con esponenti di diverse culture e discipline scientifiche, tra questi René Simard e Guy Bourgeault, Majid Tehranian, Michail Gorbaciov e Aurelio Peccei, fondatore del Club di Roma e tra i primi teorici dello sviluppo sostenibile. Daisaku Ikeda è noto anche per le dettagliate proposte di pace, articolate in riflessioni che spaziano dal campo spirituale a quello ecologico, economico e politico, che ogni anno presenta all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che l'ha insignito di un Peace Award.

Oltre ad aver fondato diversi istituti culturali, Daisaku Ikeda è stato insignito di diversi premi e lauree honoris causa in riconoscimento alle sue numerose attività da parte di istituzioni di tutto il mondo. In Italia ha ricevuto l'Anello dottorale dall'Università di Bologna Alma Mater nel giugno 1994. Ikeda è stato anche in lizza per il premio Nobel per la pace.

Il 30 gennaio 2006 l'ambasciatore italiano in Giappone Mario Bova ha conferito a Daisaku Ikeda l'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Questo riconoscimento viene attribuito ogni anno dal Presidente della Repubblica a personalità di rilievo del mondo letterario, artistico, sociale e umanitario. Già un mese prima il presidente Ciampi aveva ufficializzato i conferimenti presentando Daisaku Ikeda come filosofo e saggista.

È cittadino onorario del comune di Venegono Superiore grazie alla delibera votata dall'amministrazione guidata dal sindaco Mariolina Ciantia.

Il 23 marzo 2007 L’Università degli Studi di Palermo gli conferisce la Laurea magistrale honoris causa in Scienze della Comunicazione.

Il 25 marzo 2007 a Palazzo Vecchio gli viene conferito il Sigillo della Pace della città di Firenze.

In una classifica stilata nel 2001 del settimanale Asiaweek, Ikeda figura al 19º posto fra gli uomini più potenti dell'Asia. Tra i suoi power points vi sarebbero i 12 milioni di adepti giapponesi della Soka Gakkai e la «vasta influenza» sul sistema politico giapponese. Nella stessa classifica, il presidente della Sony Corporation è al 29º posto, il presidente della Toyota al 35º, il primo ministro dell'India al 40º, il primo ministro dell'Australia al 46º.

Ikeda ha anche ricevuto noie giudiziarie per via di molestie alle donne. Un giornale del 1996 riferisce che Daisaku Ikeda venne citato in giudizio da una vecchia seguace della Soka Gakkai, Nobuko Nobuhira. La denuncia fu presentata il 5 giugno al tribunale di Tokio. La donna sostenne di essere stata violentata più volte da Ikeda, tra 23 e 5 anni prima della querela. Le furono necessari molti anni per far arrivare a segno la denuncia. Ikeda si è ritrovato in tribunale per tre volte sul banco degli imputati; due di queste implicavano affari oscuri con donne. Proprio per questa sua attività intensa, mosso dall'ardente desiderio di far conoscere gli scopi della Soka Gakkai nel mondo, Ikeda incontra nel suo cammino numerose persecuzioni, nello specifico calunnie e accuse infondate assolte tra l'altro dagli organi competenti quali la Giustizia giapponese.

In molti, tra chi muove critiche al personaggio, sostengono che la candidatura di Ikeda al Premio Nobel sia un assurdo, soprattutto per frequentazioni, in passato,di discussi capi di stato come Noriega e Ceausescu e recentemente, il 12 aprile 2005, per la calorosa e affabile accoglienza riservata dal presidente onorario della Soka Gakkai, a Tokio, al Presidente della Colombia Álvaro Uribe Vélez a cui, però, precedentemente era stata indirizzata una dura lettera aperta in cui lo si accusa di stare consolidando l'impunità di crimini contro l'umanità nel suo paese. La lettera è stata firmata oltre cha da più di trenta accademici, vescovi, teologi, sacerdoti e scrittori, giuristi, artisti e personalità dell'Europa, dell'America Latina e degli Stati Uniti, proprio, appunto, da un Premio Nobel per la pace, Adolfo Pérez Esquivel. È fondamentale sottolineare che queste accuse sono state tutte smentite in seguito dalle parti in causa ammettendo un complotto contro la Soka Gakkai, sostenendo una forte presa di posizione nei confronti del suo presidente Daisaku Ikeda. Tutt'ora Ikeda sta sostenendo una lotta per la diffusione della pace nel mondo incurante delle false calunnie riversategli contro. Le varie frequentazioni di diversi personaggi influenti del mondo politico o religiso sono da affiancare alla sua filosofia rivolta al dialogo per trasformare il destino partendo dalla trasformazione profonda di ogni singola persona. Le smentite da parte delle cosiddette parti in causa sono ritenute non valide dai critici che sostengono che a smentire dovrebbero essere altri e non i soggetti interessati , mentre la scelta delle dubbie frequentazioni sono simili a quelle di altri discussi personaggi "fautori della pace universale". In Giappone Ikeda riveste una grande influenza sul partito politico del Komeito , partito che ha permesso la vittoria del centrodestra del premier Koizumi . I critici accusano Ikeda di non essere in alcun modo intervenuto in opposizione alla politica di intervento in Iraq e al sostanziale appoggio alle teorie della guerra preventiva dell'amministrazione americana , e in quest'ottica anzi l'attuale governo nipponico pare intenzionato a modificare la parte della Costituzione che impedirebbe all'esercito giapponese di intervenire all'estero e di avere un apparato militare che non sia di sola difesa.

 

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Tratto da: Daisaku Ikeda. Wikipedia, L'enciclopedia libera.