Milan Kundera

Milan Kundera (Brno, Repubblica Ceca, 1 aprile 1929), poeta, saggista e romanziere ceco.

Studia filosofia e musica a Praga. Suo padre, Ludvik, era un famoso pianista ed anche il giovane Kundera si è cimentato nella musica, soprattutto jazz. L'elemento musicale farà sempre parte dei futuri scritti dell'autore.

Nel 1958 si laurea alla Facoltà di Arti Cinematografiche AMU, dove in seguito terrà corsi di letteratura.

Nel 1948, ancora studente, si iscrive al Partito comunista, ne viene espulso nel 1950 per divergenze d'opinione; ma nel 1956 si iscrive di nuovo. Partecipa inoltre al movimento della Primavera di Praga, e per questo viene licenziato e gli viene tolta la cittadinanza cecoslovacca.

Rifugiatosi in Francia, dove vive tuttora con la moglie Vera Hrabankova, insegna all'Università di Parigi e di Rennes.

Sebbene dopo l'espulsione dal suo Paese le sue opere vi siano state proibite, Kundera continuerà a scrivere in ceco fino ad epoche recenti.

Dedicatosi alla poesia sin dagli anni cinquanta, ottiene un discreto successo nel 1964 con l'antologia di racconti Amori ridicoli, che si fanno notare per la satira pungente e corrosiva.

Dopo una parentesi teatrale, con opere come Jacques e il suo padrone che strizza l'occhio al Jacques il Fatalista di Denis Diderot, nel 1967 pubblica il suo primo romanzo, Lo scherzo. Uscito proprio durante la "Primavera di Praga", il libro è un'intensa satira della realtà del Paese, e vince il premio dell'Unione Scrittori Cechi.

Nei successivi romanzi, Kundera sviluppa un proprio stile personale, quello del "romanzo-saggio", alternando cioè elementi tipici della letteratura a vere e proprie parentesi saggistiche.

Ha vinto diversi premi: il Commonwealth Award per la carriera nel 1981, il premio Mondello e il Jerusalem Prix.
 

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Tratto da: Milan Kundera. Wikipedia, L'enciclopedia libera.