Wilhelm Reich

Wilhelm Reich (Dobrzcynica, presso Leopoli, attuale Ucraina, 24 marzo 1897 - Lewisburg, Pennsylvania, 3 novembre 1957) è stato un medico, psichiatra, psicoanalista e scrittore. Fu allievo di Sigmund Freud.

Le sue ricerche scientifiche spaziarono in molti ambiti, senza limitatarsi al suo campo specifico di studi, quello della psichiatria, di cui è uno dei padri fondatori.

Nell'ultima parte della sua vita alcune ricerche da lui compiute lo portarono ad affermare di avere scoperto una nuova forma di energia (orgone) Queste teorie furono fortemente osteggiate dalla comunità scientifica in quanto mancanti di prove sperimentali e di un apparato teorico a sostegno.

La sua città natale si trova nella parte della Galizia polacca attualmente in Ucraina, che all'epoca era ai limiti orientali dell'Impero austro-ungarico.

La famiglia di Reich era benestante, e pertanto il padre poteva permettersi di non far frequentare le scuole pubbliche ai propri figli, preferendo fossero seguiti da un tutore privato; all'epoca questa scelta non era vietata dalle leggi di Stato. I Reich erano di origine ebrea, ma non diedero una educazione religiosa ebraica, né appartennero mai ad alcun movimento religioso, educando i figli alla libertà di pensiero.

Nel 1910, quando Wilhelm aveva solo tredici anni, raccontò al padre della relazione tra il proprio tutore e la madre, che forse per questo si suicidò. Quattro anni dopo morì anche il padre e Wilhelm si fece carico, diciassettenne, di gestire l'impresa familiare ed i possedimenti agricoli. La guerra gli porterà via tutto.

Dopo la guerra si iscrisse a giurisprudenza, ma poco dopo cambiò facoltà e passò a Medicina (sempre presso l'Università di Vienna) ove si laureò nel 1922 dopo quattro anni di corso anziché sei, come era consentito ai reduci di guerra. In questo periodo mantenne il fratello minore (che morirà ventiseienne) dando ripetizioni universitarie.

Al secondo anno di questo cursus studiorum, nel 1919, ebbe l'idea di organizzare un seminario di sessuologia, ritenendo che la materia fosse il punto debole della facoltà ed invitò, tra gli altri, alcuni psicoanalisti.

Nello stesso anno, grazie alla stima che dimostrò per lui Paul Federn, divenne membro della Società Psicoanalitica di Vienna (fondata da Freud, Adler, Kahane, Reitler e Stekel) e già dal 1919 iniziò a trattare pazienti.

Nel 1922, anno della laurea, sposò Annie Pink, un'altra famosa psichiatra, inizialmente sua paziente come il discepolo Alexander Lowen; iniziò a lavorare nella Clinica Psicoanalitica fondata da Freud nel medesimo anno.

Tra il 1924 ed il 1930, ormai professore, insegnò all'Istituto di Training Psicoanalitico di Vienna.

Nel 1925 pubblicò un libro (Il Carattere Pulsionale) sulla psicopatologia dell'io in cui confrontava un panel di nevrotici con inibizioni pulsionali con uno composto da soggetti pulsionalmente disinibiti (affetti cioè da disturbi borderline).

Fu qui che per la prima volta si accorse che alcuni problemi potevano avere una relazione con la condizione sociale dei pazienti (Cfr. Erich Fromm).

La stima di Freud per Reich aumentò incondizionatamente fino al 1927, anno della sua iscrizione al Partito Comunista e della pubblicazione del libro "La funzione dell'orgasmo" che poneva Reich in contrapposizione con i colleghi, tutti appartenenti alla borghesia, come la propria famiglia di origine.

In questo periodo maturò in Reich la convinzione che vi sia un nesso tra repressione sociale e repressione della sessualità (Cfr. Marcuse), differenziandosi in questo da Freud, che non si interessava all'aspetto sociale delle nevrosi, limitando il campo di terapia all'individuo affetto dalla patologia specifica.

Negli anni Trenta Reich sostenne di aver scoperto un'energia cosmica durante i suoi studi sull'orgasmo nell'ambito della psicologia, e la chiamò per questo orgonica, supponendo che fosse contenuta nell'atmosfera e nella materia vivente. In mancanza di prove sperimentali, questa sua opinione non fu mai accettata dal mondo scientifico.

Quando una sua opera pubblicata nel 1933, Massenpsychologie des Faschismus (Psicologia di massa del fascismo), fu messa al bando dai nazisti, Reich decise di fuggire dall'Austria e si trasferì nel 1939 negli Stati Uniti d'America, dove continuò le sue ricerche sperando di trovare una cura per malattie incurabili come il cancro. Nel 1947, a seguito di una serie di articoli sull'energia orgonica pubblicati su The New Republic e Harpers, la Food and Drug Administration (FDA), iniziò a investigare sulle affermazioni di Reich in merito alla terapia orgonica, di cui impedì la promozione come trattamento medico. Tra il 1947 e il 1951 condusse il progetto ORANUR.

Processato per aver violato il divieto, della FDA, Reich si difese da solo, inviando al giudice tutte le proprie pubblicazioni; alla fine fu condannato a 2 anni di reclusione. Nell'agosto del 1956, secondo alcune fonti, i suoi appunti furono bruciati dalla FDA.

Reich morì in prigione per un attacco cardiaco un anno dopo, il giorno prima del suo rilascio.

Reich, come Freud, era un convinto assertore della sessualità come elemento centrale della psicanalisi; alla base di tutta la teorizzazione reichiana vi sono i postulati appartenenti al primo periodo di ricerca di Freud, il quale postulava la libido o pulsione come "energia", ovvero come "forza motrice della psiche". Ovviamente questi termini hanno un valore neurologico e psichiatrico e non possono in nessun modo essere fraintese con l'energia in senso fisico.

Vi è inoltre da fare un doveroso cenno all'interpretazione dominante di energia orgastica: questa non si libererrebbe attraverso il mero atto sessuale, privo cioè di amore (profonda compartecipazione psichica durante l'atto fisico). La maggiore energia si libera invece nei soggetti che riescono a "liberarsi" e ad "abbandonarsi", riuscendo ad integrare il corpo e la mente e favorendo conseguentemente lo scioglimento dei blocchi psichici fonte delle nevrosi quotidiane.

Vi sono diversi aspetti che hanno allontanato Reich dal suo maestro.

Innanzitutto Reich rifiuta la teoria dell'istinto di morte: mentre Freud, nel secondo periodo revisionista, ritiene che questa paura sia radicata nell'uomo; per Reich si tratta di una pulsione secondaria rispetto all'unico istinto primario che per lui è e rimane quello "vitale". In questo ambito si deduce che l'autodistruzione è un'opzione secondaria derivante dalla distorsione e corruzione delle "funzioni naturali" connaturate all'individuo.

Anche la lontananza fisica ed il contatto con altre culture hanno allontananto i due psicoterapeuti: durante il periodo che trascorse a Oslo condusse diversi esperimenti per sbloccare le tensioni muscolari psicosomatiche, ritenendo che una terapia della mente non potesse prescindere da una cura del corpo: questa teoria sarà successivamente sviluppata e portata alla maturità dal suo discepolo Alexander Lowen, i cui metodi hanno incontrato un successo ben maggiore di quelli del suo «geniale maestro», come ebbe a dire lo stesso Lowen.

Freud apparteneva alla generazione precedente, convinta che una buona psicoterapia fosse possibile utilizzando gli stumenti canonici, come l'ipnosi, l'analisi del sogno e la ricerca di eventuali traumi nel lontano passato del paziente. Secondo Reich, invece, la scoperta (e rimozione) dei "blocchi psichici" poteva essere facilitata dall'eliminazione dei "blocchi fisici".

Sulla base delle osservazioni da lui fatte durante la psicoanalisi dei suoi numerosi pazienti, Reich avvertì l'esigenza di dare una spiegazione alle esigenze sessuali degli individui e la trovò nella riproposizione della dualità corpo/energia e ritenne di aver evidenziato un principio funzionale di base, secondo il quale la naturale carica energetica a cui ogni organismo vivente sarebbe sottoposto, presto o tardi deve essere scaricata. Secondo Reich la funzione erettile sarebbe la controparte meccanica dell'accumulo di energia, da cui la distinzione tra "orgasmo genitale" (l'eiaculazione) e orgasmo sessuale (la scarica di energia in eccesso): la pratica dell'amplesso porterebbe l'organismo alla massima carica possibile fino al raggiungimento dell'acme sessuale, infine con l'orgasmo avverrebbe la scarica seguita dalla distensione.

La funzione basilare di ogni essere vivente fu ritenuta essere quella orgastica. Reich contestava la funzione riproduttiva generalmente attribuita all'orgasmo dalla biologia, sostituendola con una valenza energetica che si tradurrebbe nei dualismi tensione/erezione e scarica/eiaculazione. Reich ritenne che la scarica di energia sessuale fosse una necessità improcrastinabile al fine di preservare intatte le funzioni biologiche dell'organismo. Reich attribuiva le nevrosi e tutte le conseguenze fisiche ed energetiche delle stesse all'insoddisfazione orgastica dovuta al fatto che l'energia in eccesso non fosse scaricata completamente. I traumi psicologici affliggerebbero sia il corpo fisico, sia le funzioni orgastiche e Reich, a differenza delle teorie della psicologia a lui contemporanea su quelle che venivano definite psicopatologie, le considerava piuttosto il risultato di traumi vissuti dall'individuo in tutti quei casi in cui le imposizioni culturali ed educative fossero volte a reprimere la necessità di una scarica totale dell'energia in eccesso attraverso l'orgasmo.

Fin dalle prime ricerche Reich sostenne sempre che la maggior parte delle nevrosi mostrassero una particolare struttura stratificata e sviluppò in seguito l'idea che questi "strati" potessero avere una vera e propria connotazione fisica e ostacolassero il naturale fluire dell'energia nell'organismo, alterando così il meccanismo naturale di carica/tensione e scarica/distensione. Le stratificazioni non necessariamente ostacolerebbero le funzioni genitali, ma porterebbero progressivamente all'impotenza sessuale, con la conseguente incapacità di liberare completamente l'energia in eccesso e di raggiungere una distensione completa, pur mantenendo la capacità di ottenere l'orgasmo fisico.

Con il termine di "corazza", si indica l'ancoraggio bio-psicologico della repressione emozionale, o più semplicemente, come indica il termine stesso, lo scudo sia fisico che mentale dietro il quale la personalità (da "persona", maschera) si nasconde per proteggere l'individuo.

La corazza ha la tendenza a "fossilizzarsi" e a non evolversi seguendo lo sviluppo dell'individuo durante il corso della propria vita.

È in questa fase che la corazza cessa progressivamente di svolgere il suo ruolo primario di difesa e si trasforma sempre più in una mera "zavorra" che limita la capacità di libertà e di felicità dell'individuo.

L'equilibrio psichico garantito dalla corazza ha quindi un prezzo; in cambio ci protegge da quei traumi che non siamo riusciti a rimuovere (altra differenza con Freud) e riduce l'ansia e la paura apparente. In verità una corazza molto sviluppata nasconde una profonda insicurezza interiore ed una forte sfiducia nell'ambiente esterno, percepito come ostile e pericoloso.

Esattamente come Freud (ed in accordo con le moderne teorie sulla plasticità cerebrale) Reich ritiene che la corazza inizi a formarsi già nella prima infanzia, come risposta del bambino ai limiti che gli vengono posti. Possiamo consideralo come un meccanismo di adattamento all'ambiente. A differenza delle successive teorie comportamentali, per Reich questo adattamento non è superficiale ma profondo. (cfr. formazione del c.d. Bambino libero e del c.d. Bambino adattato in Analisi transazionale).

Essendo la corazza un'utile "barriera al dolore", il suo sviluppo è tendenzialmente legato alla quantità di sofferenza prolungata cui è esposto il fanciullo (flusso).

L'intensità del dolore invece può produrre più facilmente un trauma specifico ed una sua conseguente rimozione: quando questa intensità non è sufficientemente elevata, ma ha tuttavia carattere di continuità, ecco che nasce l'esigenza di proteggersi con una "struttura duratura" e non temporanea, in quanto la nostra psiche si attende che il dolore ritorni di continuo e non sia sufficiente eliminarlo "una volta soltanto".

Quando il dolore si allontana, però, resta la corazza, a perenne memoria.

A livello fisico le parti (muscolatura e sistema osseo) coinvolti sono soprattutto il torace ed il diaframma (sede della respirazione), il collo e le spalle, la colonna vertebrale (ed in particolare la zona anale e la pelvica).

Anche se la corazza è una struttura psicofisica che tende a consolidarsi nel tempo, secondo molti è possibile almeno ridurre alcuni dei limiti che ci pone nella quotidianità.

Gli psicoterapeuti che si fondano sugli studi di Reich sono anche convinti assertori delle malattie psicosomatiche e ritengono che così come un dolore psichico può indebolire le difese immunitarie facendo ammalare il corpo, si possa percorrere il percorso opposto, mantenendo "sano" il corpo; in fin dei conti già gli antichi dicevano "mens sana in corpore sano".

All'epoca di Reich gli effetti benefici dello sport erano poco noti e si preferiva sottoporre i pazienti in terapie a massaggi stimolanti o rilassanti a seconda del problema psicologico. Fra l'altro è da notare che alcune tecniche di rilassamento e respirazione hanno alcuni aspetti in comune (il modo in cui si giunge con l'autoipnosi, che è un vecchio "cavallo di battaglia" dei Freudiani puri. Ad una forma di rilassamento fisico deve associarsi, secondo Reich, una forma di "liberazione mentale" mediante il rilascio a livello cerebrale di endorfine. All'epoca il sistema più noto (e semplice) per produrre le endorfine era l'orgasmo: qui si fonda, a torto o a ragione, l'importanza che Reich dava all'orgasmo e di conseguenza alla "liberazione dei costumi sessuali" al fine di rendere l'uomo più libero e consapevole della propria sessualità e dei legami tra una "sessualità repressa" e l'insorgere di patologie psicofisiche.

Va ricordato il contesto storico e geografico in cui visse Reich: siamo all'inizio del ventesimo secolo in una Europa continentale contadina e borghese, almeno trenta anni prima del movimento del 1968, quando per la prima volta nel mondo viene messa in dubbio l'etica sessuale in vigore nel mondo occidentale.

Reich si affiancò al filone, ispirato anche da Freud e dalla sua teoria sui tabù, che spingeva al riconoscimento di una libertà sessuale primitiva di molti popoli "non civilizzati" in altre parti del pianeta; questa sessualità è vista come la sessualità naturale, priva di timori e falsa pudicizia.

È proprio per le sue teorie sulla sessualità ed i suoi appelli pubblici per la liberazione dei costumi che Reich è passato alla storia, considerato unanimemente il "profeta" della "rivoluzione sessuale" che scosse l'Europa tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta.

Reich tende a "identificare" la salute psichica con la liberazione della sessualità; passando sul piano "politico", questa teoria da psicologica diventa sociologica e condanna la società dell'epoca, vista come borghese e oscurantista.
Reich riesce così a coniugare Marx e Freud, accusando la classe dominante di mantenere l'ordine sociale (e con esso la propria supremazia) reprimendo il libero manifestarsi dell'energia sessuale.

La morale sessuale dominante nella società e nella famiglia si esplica in sostanza, tramite una struttura psichica che reprime le pulsioni sessuali, generando nevrosi e infelicità.

Reich ha in questo profondamente influenzato studiosi come Fromm e Marcuse, anch'essi accusati di simpatizzare per il comunismo, sebbene nel caso di Fromm si trattasse solo di una forte critica alla società consumistica e vuota statunitense, cui corrispondeva un'altrettanto forte critica dei regimi comunisti.

Reich si iscrive nel 1927 al Partito Comunista Austriaco.

La militanza nel partito consente a Reich di scoprire quella che avrebbe definito in seguito come la "materia sessuale di massa": ad esempio l'assenza di una sessualità sana e soddisfacente conduceva alla nevrosi di origine sessuale ed alle angosce adolescenziali, frutto anche della scarsa informazione in materia.

Chi pagava maggiormente per questi limiti posti dalla società attraverso i suoi tabù erano le classi meno abbienti e istruite, quelle che subivano passivamente il potere e non avevano gli strumenti per ribellarsi: il luogo di incontro tra Reich e i suoi pazienti erano i "centri popolari di igiene sessuale", da poco istituiti per consentire al proletariato di accedere a terapie psicologiche altrimenti troppo onerose.

In questo periodo da "medico del popolo" Reich trae gli elementi esperienziali per contestare teorie e pratiche terapeutiche freudiane. Su questi argomenti scrive in quegli anni diversi testi tra cui: La funzione dell'orgasmo (1927) e Materialismo dialettico e psicoanalisi (1929).

Quando nel 1930 si trasferisce a Berlino, milita attivamente nel Partito Comunista Tedesco.

Pubblica le opere più importanti negli anni Trenta: L'irruzione della morale sessuale coercitiva (1932), La lotta sessuale dei giovani (1932), Analisi del carattere (1933), La psicologia di massa del fascismo (1933) e, infine, La rivoluzione sessuale (1936).

In rotta con il partito fin dal 1932 a causa della sua propaganda tra i giovani iscritti e per le posizioni propugnate nel saggio La psicologia di massa del fascismo (dove individua nel fascismo "l'espressione politicamente organizzata della struttura caratteriale umana media" in quanto costituisce "l'atteggiamento fondamentale dell’uomo autoritariamente represso dalla civiltà delle macchine"), Reich è anche bandito – nel 1934 – dalla "Società psicoanalitica internazionale", mentre già si trova a vagabondare per l'Europa per sottrarsi al nazismo oramai dilagante.

Nel 1942 ipotizzò che le malattie psichiche avessero un'eziologia "energetica" e che a questa energia (l'orgone) fossero collegati la sessualità e l'orgasmo.

Reich ipotizzò inoltre che esistesse un dualismo tra materia ed energia e concepì l'orgone come un'energia basilare che avrebbe permeato l'universo: di conseguenza ritenne la sua teoria funzionalmente applicabili anche ad altri ambiti oltre che a quello psicologico, quali ad esempio la meteorologia e l'astronomia. Ritenne inoltre che le teorie da lui formulate fornissero una risposta logica a importanti quesiti, quali una definizione scientifica della vita che permettesse di distinguere nettamente tra "animato" e "inanimato".

Reich considerò inoltre l'insorgere del cancro come la controparte fisica di una biopatia (ovvero una patologia energetica), da ricercarsi nel ristagno dell'energia orgonica in eccesso.

In base alle caratteristiche individuate per l'energia orgonica, Reich ritenne di aver individuato analogie funzionali con una serie di fenomeni naturali, quali le aurore boreali, gli uragani, il moto e la forma dei corpi celesti, e in particolare la forma delle galassie e la forza di gravità. Alcuni fenomeni naturali macroscopici sarebbero il risultato di semplici superimposizioni di flussi di orgone.

Reich intraprese una vasta ricerca con lo scopo di dimostrare le potenzialità della sua scoperta e cercando di produrre riscontri pratici. Vennero condotti numerosi esperimenti nei quali venivano utilizzate apparecchiature appositamente inventate sulla base dei principi che Reich riteneva di aver individuato fino a quel momento. Avrebbe realizzato degli "accumulatori di orgone (detti "ORAC", acronimo per "orgone accumulators") e un altro dispositivo, che chiamò cloud buster (letteralmente "acchiappanuvole). Questo si sarebbe basato sul principio secondo cui piccoli potenziali di orgone verrebbero attratti verso grandi potenziali. Il dispositivo sarebbe stato “alimentato” tramite un flusso di acqua corrente quale un torrente, che possederebbe un grande potenziale di orgone: tramite esso Reich riteneva fosse possibile creare un flusso di orgone direzionato che, incrociato con quello naturale atmosferico, avrebbe potuto produrre o dissolvere le nuvole.

Tra il 1947 e il 1951 Reich condusse l'"esperimento ORANUR", che riguardava lo stato di "ipereccitazione" a cui sarebbe stata sottoposta l'"energia orgonica" se a contatto con materiali radioattivi (energia nucleare). L'effetto dell'esperimento fu diverso da quello che Reich si aspettava e lo portò ad ipotizzare l'esistenza dell'"orgone negativo" o "DOR" (acronimo di "deathly orgone", ovvero "orgone mortale"). Dopo la presunta scoperta del DOR Reich attivò diverse serie di operazioni pensando di poter debellare la siccità utilizzando i macchinari da lui inventati.

Nei suoi ultimi anni Reich ha narrato in diverse circostanze di quelle che riteneva le sue esperienze con gli alieni. In particolare in uno dei suoi ultimi libri, "Contact With Space ", riferisce di una presunta battaglia con una astronave aliena, che sarebbe avvenuta il 14 dicembre del 1954, nei cieli sopra il deserto dell'Arizona. Egli sarebbe riuscito a sconfiggere gli alieni usando come arma i suoi "cloud buster". Reich riteneva gli alieni responsabili del processo di desertificazione della Terra ed intenzionati a conquistare il pianeta. Secondo lui, il progetto degli alieni era quello di disseminare sul nostro pianeta il terribile DOR.

 

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Tratto da: Wilhelm Reich. Wikipedia, L'enciclopedia libera.