Sunzi

Sunzi (in cinese: 孫子; pinyin: Sūnzǐ; Wade-Giles: Sun Tzu) (544 a.C. – 496 a.C.) è stato un generale e scrittore cinese, vissuto probabilmente fra il VI e il V secolo a.C. A lui si attribuisce uno dei più importanti trattati di strategia militare che nell'antichità siano mai stati scritti, L'arte della guerra (Sūnzǐ Bīngfǎ, 孫子兵法).

Sunzi è un appellativo che significa Maestro Sun.

Il nome Sunzi ("Maestro Sun") è un titolo onorifico attribuito all'autore Sun Wu (孫武; Sūn Wǔ). Nel nome Sun Wu, il carattere (Wu) è lo stesso presente in 武术 (wǔshù), arti marziali.

Sun Wu ebbe anche il nome di cortesia Chang Qing (長卿; Cháng Qīng).

Le fonti delle notizie relative al presunto autore sono scarse e inattendibili, ad eccezione del breve episodio biografico riportato intorno al II secolo a.C. dallo storico Sima Qian, che cita Sunzi come generale vissuto nello stato di Wu nel VI secolo a.C., contemporaneo quindi di Confucio e di altri importanti intellettuali.

Sunzi nacque presumibilmente nello stato della Cina settentrionale di Qi. Secondo la tradizione, apparteneva all'aristocrazia minore, che aveva perso i suoi domini come risultato del consolidamento degli stati egemoni durante il Periodo delle primavere e degli autunni. Passato alle dipendenze del re dello stato di Wu come consigliere militare, verso la fine del VI secolo a.C., lo aiutò a portare a termine la conquista dello stato di Chu. In seguito alla presunta partecipazione ad un complotto venne evirato e mandato in esilio, dove scrisse il suo saggio. Il suo luogo di morte resta sconosciuto.

L’attribuzione dell'Arte della guerra a Sunzi è stata contestata da molti studiosi. Nel 1972 furono scoperti alcuni testi incisi su bambù nei pressi di Linyi, nello Shandong. Queste versioni, datate intorno al 134-118 a.C., hanno confermato l'esistenza a quell'epoca di molte parti dell'opera già note e hanno fatte conoscere nuove parti fino ad allora sconosciute.

Le due più note versioni cinesi dell'Arte della guerra erano state fino a quel momento la fonte delle traduzioni nelle altre lingue. Solo dopo le nuove scoperte archeologiche si è aggiunta una versione più completa, edita a Taipei. Questa versione è diventata la fonte delle traduzioni più recenti e complete.

Alcuni storici moderni hanno rilevato presunti anacronismi fra il periodo in cui tradizionalmente sarebbe vissuto Sunzi e la cultura militare del suo tempo; l’ampiezza delle armate menzionate nel testo e la loro organizzazione, gli accenni all’impiego della balestra, entrata in uso verso la fine del V secolo a.C., i riferimenti alla teoria dei Cinque Elementi e certi usi linguistici, secondo queste interpretazioni, sposterebbero la datazione dell' Arte della guerra tra il 400-320 a.C., nel Periodo dei regni combattenti.

L’aneddoto, riportato dallo storico Sima Qian, riguarda la dimostrazione della capacità di saper condurre le truppe, richiesta dal re Helu di Wu a Sunzi, prima di prenderlo al suo servizio come consigliere militare.

Il re chiese a Sunzi se le sue capacità strategiche potessero applicarsi anche alle donne, e questi accettò di dargliene dimostrazione usando le concubine del re. Sunzi divise quindi le donne in due gruppi e pose a capo di ciascun gruppo le due favorite del re. Poi spiegò ai due gruppi le regole da seguire: agli ordini di Sunzi, le donne avrebbero dovuto girarsi tutte nella direzione indicata. Al rullo dei tamburi ordinò quindi alla donne di voltarsi a destra, ma queste cominciarono a ridere e non obbedirono.

Sunzi disse allora: “Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale.” Spiegò quindi ancora una volta le regole, quindi, al rullo dei tamburi, ordinò alle donne di voltarsi a sinistra. Ancora una volta le donne scoppiarono a ridere e non obbedirono.

Sunzi disse allora: “Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale; se, invece, le regole sono chiare, e tuttavia gli ordini non vengono eseguiti, allora la colpa è degli ufficiali”. Diede quindi l'ordine di decapitare le due favorite. Il re, che aveva seguito le manovre dall'alto del suo padiglione, gli ordinò di fermare l'esecuzione dicendosi convinto dell'abilità di Sunzi nel condurre le truppe, ma questi rispose che, nelle sue vesti di generale, vi erano ordini del re che non poteva seguire. Le due donne furono dunque giustiziate, e le favorite immediatamente inferiori per rango furono messe al comando dei due gruppi. Questa volta le donne obbedirono gli ordini senza indugio.

A questo punto Sunzi disse al re che le sue truppe erano pronte e ben istruite, e che avrebbero obbedito a qualsiasi suo ordine, invitandolo a passarle in rassegna. Ma il re lo congedò senza farlo e Sunzi allora commentò: “Il re ama le belle parole ma non sa metterle in pratica”.

Secondo il racconto di Sima Qian, questo episodio convinse il re Helu a prendere Sunzi al suo servizio.

 

Indice frasi

 

Tratto da: Sunzi. Wikipedia, L'enciclopedia libera.