Jules Verne

Jules Verne (Nantes, 8 febbraio 1828 - Amiens, 24 marzo 1905), spesso italianizzato in Giulio Verne, è stato un famoso scrittore francese. È oggi considerato tra i più autorevoli autori di storie per ragazzi e uno dei padri della moderna fantascienza.

Il giovane Verne visse un contrasto intenso con il padre, un avvocato che avrebbe voluto tramandare la professione, per via della sua vocazione letteraria. Per questo, non di propria volontà, nel 1847 partì per Parigi dove portò a termine gli studi legali.

Nella capitale francese, oltre a stringere amicizie con molte persone in vista, trascorse molto tempo nei circoli letterari (dove ebbe modo di conoscere Alexandre Dumas) e alla Biblioteca nazionale informandosi e documentandosi - trascrivendo una infinità di appunti - su casi scientifici e storici. In quel periodo ricopre anche l'incarico di segretario al Théâtre Historique (vecchio nome del Théâtre Lyrique, ora Théâtre de la Ville), per poi passare all'Opéra-Comique.

Nel 1850 abbandonò definitivamente la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura. Cominciò quindi a scrivere commedie per il teatro, sia pure con scarso successo (uno dei titoli che si ricorda è Pailles rompues, Le paglie rotte). Nel 1857 si sposò con Honorine Morel, donna di buone condizioni; il matrimonio gli garantirà una sufficiente indipendenza finanziaria.

Dall'età di trentacinque anni, nel 1863, iniziò la carriera di scrittore che continuò fino al 1919, con la pubblicazione postuma di molti suoi lavori: sessantadue romanzi e diciassette racconti. Il successo Verne lo dovette in gran parte all'editore Pierre-Jules Hetzel il quale dopo aver pubblicato un suo primo volume di racconti (Cinque settimane in pallone, appunto del 1863), ne pubblicò tre all'anno, consentendo all'autore di abbandonare il suo impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.

Dal 1886 iniziò per Verne quello che lui stesso indicò come il periodo nero della sua vita. Si susseguirono le morti di persone molto vicine a lui, compresa quella dell' editore Hetzel. Gli scritti di Verne divennero a questo punto meno brillanti; l'inventiva che lo aveva contraddistinto, letterariamente e scientificamente, improvvisamente sembrava averlo abbandonato.

Jules Verne è ricordato come uno degli anticipatori della letteratura fantascientifica. Riuscì ad anticipare scoperte che nei suoi libri sembravano essere pura fantasia ma che, più tardi, vennero effettivamente realizzate in maniera rigorosa e scientificamente provata.

Appassionato di viaggi e di vicende esotiche, Verne è stato autore anche di una sorta di romanzo-verità, più che di una biografia, sulla figura di Cristoforo Colombo. Il libro, intitolato semplicemente con il nome del grande navigatore, fu pubblicato nel 1882 sempre dall'editore Hetzel. Verne - di cui era nota la simpatia per figure leggendarie come quella di Colombo - dipinse il navigatore genovese in maniera epica alla stregua di un valoroso (e anticipatore) Capitano Nemo; non rinunciò però ad una documentazione storico-scientifica assolutamente all'altezza della situazione.

Per ricostruire i quattro viaggi di Colombo alla scoperta dell'America poté usufruire della collaborazione di Gabriel Marcel, geografo della Biblioteca nazionale di Francia. Questa amicizia consentì a Verne di attingere abbondantemente dai documenti originali e dalle riproduzioni di lettere e dispacci dello stesso Colombo (va ricordato che il diario originale del navigatore, andato perso, fu riscritto da monsignor Della Casa).

Verne si spense nel 1905, a settantasette anni di età, ormai quasi cieco, sofferente di diabete e colpito da paralisi, nella città francese di Amiens. Molte sue opere, rimaste inedite, verranno fatte pubblicare dopo la sua morte dal figlio Michel, in forma probabilmente rimaneggiata. Oltre che prolifico romanziere, Verne fu anche un acuto studioso avanti nei tempi: fra le sue molteplici attività letterarie e di viaggio riuscì a trovare anche il tempo per completare un'opera geografica; raccolse inoltre dati scientifici sempre nel campo della geografia, della zoologia, della fisica, della chimica e della tecnologia: il suo indice a schede arrivò a comprendere più di ventimila voci.

 

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Tratto da: Jules Verne. Wikipedia, L'enciclopedia libera.