Georg Hegel

 

Georg Wilhelm Friedrich Hegel (Stoccarda, 27 agosto 1770 - Berlino, 14 novembre 1831) è il più importante filosofo idealista tedesco.

Figlio primogenito di Georg Ludwig, capo della cancelleria del duca Karl Eugen, e di Maria Magdalena Fromm, che avranno altri due figli, Ludwig e Christiane, fu educato nella famiglia secondo i principi di una ferma ortodossia politica e religiosa. Fin dall'adolescenza apparve a coloro che lo frequentarono con un temperamento conformista e borghese.

 

Dal 1773 frequenta per cinque anni la scuola elementare; dal 1777 affronta studi umanistici nel Ginnasio di Stoccarda e, privatamente, studi scientifici.

 

Rimasto orfano della madre nel 1784, dal 1785 al 1787 tiene un diario da cui si rileva il suo interesse per il mondo classico, la Bibbia e autori contemporanei come Goethe, Schiller e Gotthold Lessing.

Ottenuta la maturità nel 1788, il 27 ottobre di quello stesso anno Hegel s'iscrive all'Università di Tubinga, ospite come borsista nel locale seminario, lo Stift, senza apprezzare né la disciplina vigente nel collegio, né i metodi di insegnamento, né la preparazione dei professori, i quali non ebbero influenza su di lui se non, forse, quella di stimolargli una reazione alla loro ortodossia dogmatica. Influenza molto importante, al contrario, fu la frequentazione col futuro grande poeta Friedrich Hölderlin - che lo definisce ingegno alto e prosaico - e Schelling, con i quali divise per alcuni anni la camera e celebrò gli anniversari della Rivoluzione francese.

 

Studia in particolare i classici greci, gli illuministi, Kant e i kantiani; il 27 settembre 1790 conclude il primo biennio di studi, conseguendo il titolo di Magister philosophiae; il 20 settembre 1793 conclude gli studi ottenendo il titolo di Kandidat; il giudizio ottenuto in filosofia non è lusinghiero: Philosophiae nullam operam impendit, non si è impegnato nella filosofia.

 

Dall'ottobre del medesimo anno è precettore dei figli del nobile bernese Karl Friedrich von Steiger. Nel luglio 1795 conclude la Vita di Gesù, scritta secondo un'ottica moralistico - kantiana, e pubblicata dal Nohl soltanto nel 1906, una parte dei Frammenti su religione popolare e Cristianesimo, pubblicati nel 1907. Nel 1796 conclude La positività della Religione Cristiana pubblicata nel 1907.

 

Non ama l'ambiente clericale e oligarchico di Berna; nel gennaio 1797 si trasferisce a Francoforte, dove Hölderlin gli ha procurato un nuovo posto di precettore. Nel 1798 scrive il saggio Sulle più recenti vicende interne del Württemberg specialmente sul deplorevole stato della magistratura, pubblicato nel 1913, in cui lamenta la crisi interna della sua patria e propone l'elezione diretta dei magistrati da parte dei cittadini. Con Hölderlin e Schelling dà stesura definitiva al Programma di sistema, manifesto dell'Idealismo tedesco. Il 14 gennaio 1799 muore il padre.

 

Porta a compimento Lo spirito del Cristianesimo e il suo destino, pubblicato nel 1907, gradualmente allontanandosi dalla concezione kantiana di una religione nei limiti della pura ragione; nel settembre del 1800 scrive il Frammento di Sistema, in cui, oltre a un abbozzo di dialettica, mostra un'oscillazione, nella sua filosofia, fra una conclusione di tipo prettamente filosofico e uno religioso, che si trascinerà per tutta la vita.

 

Nel gennaio 1801 si trasferisce a Jena, in quegli anni capitale della cultura tedesca, ospite di Schelling che insegna nella locale università. Pubblica in luglio la Differenza tra il sistema filosofico di Fichte e quello di Schelling per aprirsi la strada all'insegnamento, che ottiene con la dissertazione De Orbitis Planetarum. Conosce a Weimar Goethe e Schiller; in una lettera a Schiller, Goethe sottolinea la goffaggine di Hegel nella conversazione, un difetto che appare anche nell'esposizione delle sue lezioni universitarie.

 

Dal 1802 al 1803 con Schelling pubblica il "Giornale critico della filosofia" e scrive La costituzione della Germania e il Sistema dell'eticità, pubblicati nel 1893. Inizia nel 1806 una relazione con la sua affittacamere Christiane Charlotte Fischer Burckhardt, dalla quale, il 5 febbraio 1807, ha il figlio Ludwig. Il 13 ottobre l'esercito francese entra a Jena; Hegel vede da lontano Napoleone e scrive all'amico e collega Friedrich Niethammer:"...l'imperatore - quest'anima del mondo - l'ho visto uscire a cavallo dalla città, in ricognizione; è davvero una sensazione singolare vedere un tale individuo che qui, concentrato in un punto, seduto su un cavallo, spazia sul mondo e lo domina...". Il suo alloggio viene requisito e va a Bamberg per due mesi; tornato a Jena, pubblica nel marzo 1807 la Fenomenologia dello Spirito con la quale, per le critiche che vi sono contenute, si consuma la rottura con Schelling. L'1 marzo Hegel si trasferisce a Bamberg a dirigere il modesto quotidiano "Bamberger Zeitung" (Gazzetta di Bamberg).

Il 6 dicembre 1808 viene nominato rettore e professore di filosofia del Ginnasio di Norimberga: le sue lezioni saranno pubblicate postume nel 1840 col titolo di Propedeutica filosofica. Si sposa nel settembre 1811 con la ventenne aristocratica Marie von Tucher, da cui avrà due figli, Karl (1813 - 1901) e Immanuel (1814 - 1891). Nell'occasione, scrive all'amico Niethammer: "Ho raggiunto il mio ideale terreno, perché con un impiego e una donna si ha tutto in questo mondo".

 

Dal 1812 al 1816 pubblica la Scienza della Logica, dal 1813 è sovrintendente delle scuole elementari di Norimberga, dal 28 ottobre 1816 insegna filosofia all'università di Heidelberg.

Mostra la sua posizione politica nel 1817 con lo scritto, pubblicato anonimo, Valutazione degli atti a stampa dell'assemblea degli stati territoriali del regno del Württemberg negli anni 1815 e 1816, in cui sostiene che in una costituzione quale quella proposta da Francesco I, re del Württenberg, siano riconosciuti i privilegi degli Stände, le corporazioni rappresentate negli Stati generali del regno. Nel giugno pubblica l'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio.

Il 24 gennaio 1818 è nominato professore di filosofia nell'Università di Berlino: nella prolusione del 22 ottobre esalta lo Stato prussiano ed entra in polemica col giurista Friedrich Carl von Savigny e con il filosofo e teologo Friedrich Schleiermacher.

 

Il 23 marzo 1819 un membro dell'associazione studentesca radicale Burschenschaft, uccide a Mannheim il drammaturgo tedesco e spia russa August von Kotzebue. Il regime prussiano reagisce limitando ulteriormente la già scarsa libertà di stampa e d'insegnamento; Hegel, in precedenza sostenitore dell'associazione, la condanna e si affretta a rielaborare la sua Filosofia del Diritto che esce nell'ottobre del 1820.

Nel 1822 viaggia in Olanda, nel 1824 a Praga e a Vienna; nel 1825 impone al figlio illegittimo Ludwig, che gli ha rubato del denaro, di non portare più il suo cognome. Ludwig assume il cognome della madre, Fischer, e lascia la Germania: arruolato nell'esercito olandese, morirà di malaria a Giakarta il 28 agosto 1831, pochi mesi prima del padre.

 

Nel 1827 escono gli "Annali per la critica scientifica", rivista dell'hegelismo, cui collaborano, tra gli altri, Goethe e i fratelli von Humboldt. Ad agosto parte per Parigi, dove è ospite dello storico e filosofo Victor Cousin. Il 18 ottobre, di ritorno a Berlino, incontra Goethe a Weimar; discutono della dialettica ed Hegel dice che essa non è altro che lo spirito di contraddizione insito in tutti gli uomini, disciplinato in regole coltivate.

Nell'ottobre 1829 Hegel, rettore dell'università di Berlino, nella prolusione accademica, celebra l'accordo tra la legge dello Stato e la libertà d'insegnamento. Nel 1830 condanna duramente le rivoluzioni liberali in Francia e in Belgio; nell'aprile del 1831 esce nella "Gazzetta ufficiale dello Stato prussiano" l'ultimo scritto di Hegel, Sul progetto inglese di riforma elettorale, in cui condanna l'estensione del suffragio elettorale e si dichiara a favore del riconoscimento degli ordini sociali (gli Stände). Muore improvvisamente il 14 novembre, di colera o forse di un tumore allo stomaco; gli vengono tributati funerali straordinari e viene sepolto vicino alla tomba di Fichte.

 

Dopo la sua morte, sulla base degli appunti raccolti dagli studenti, furono pubblicate nel 1832 le Lezioni sulla filosofia della religione e le Lezioni sulla storia della filosofia, nel 1837 le Lezioni sulla filosofia della storia, nel 1836 e 1838 le Lezioni sull'Estetica.

 

Indice frasi

 

Tratto da: Georg HegelWikipedia, L'enciclopedia libera.