Che bello l'ultimo libro della Vargas! La storica giallista francese ci ha regalato un giallo davvero piacevolissimo, con riferimenti alla storia più vicina della seconda guerra mondiale durante l'occupazione nazista.

All'inizio si è un po' disorientati da questo nuovo personaggio "il Tedesco" e si rimpiange il mitico commissario Adamsberg.

Poi, si procede in questa narrazione piena di figure strambe, ai margini della società, squattrinati sognatori, con codici e solidarietà tutte loro, amori infelici e un rospo per amico nella tasca.

Ed è mentre si delineano pian piano le storie ed i personaggi che si scopre con piacere che i perdenti sono i vincenti quando cercano la verità e alla fine, insieme, la trovano, inseguendo un crimine nascosto nella cacca di un cane, da Parigi ad un bar con il biliardo in Bretagna.

E alla fine "ho voglia di una birra" e "Antoniette... portò una birra senza che avesse ordinato niente. E' da questi particolari che sai che un caffé ti è entrato nell'anima."

Fred Vargas,

"Un po' più in là sulla destra",

 Stile libero Einaudi, euro 17