Premessa

 

”Le favole della coda”, nascono come un gioco, un gioco delizioso e affascinante. Non hanno la pretesa di insegnare nulla, ma leggendole, spero possiate rivivere i momenti dolcissimi in cui le raccontavo ad una donna ancora bambina. Il filo conduttore che le unisce è la coda: la coda di Coniglio Francesco, quella di Micio Luca, quella di Codone e tante altre ancora.

Un'unica cosa vorrei fosse chiara a tutti, queste favole non le ho scelte io. Sono convinto che le favole scelgano noi. La sera, quando tutto intorno cala il silenzio, e siamo meno vigili, esse ci giungono dai luoghi più reconditi e si raccontano! Anche se nessuno ci crede la mia di favola mi ha scelto.

E se dopo aver letto questi racconti avrete una gran voglia di possedere una coda, concentratevi su ciò che di più bello riuscite ad immaginare e guardatevi attentamente allo specchio, rigiratevi un po’ di qua e un po’ di là, e scoprirete di avere una coda, una splendida coda! Nessuno ve ne ha mai parlato? È perché la gente non la vede, forse perché non sa quanto importante sia una coda.  

Se poi, proprio volete che la vedano e non avete più di quattordici anni, seguite le istruzioni e potrete mostrare con orgoglio la vostra coda. Se avete più di quattordici anni vi sconsiglio di mostrarla in giro, ma nessuno potrà impedirvi di portarla sempre nel vostro cuore.                  

                                                                                                                Renato